Quasi la metà delle aziende viola la legge nonostante i pagamenti da record

by Marisela Presa

Il settore del trasporto merci su strada in Spagna ha raggiunto una pietra miliare storica nella lotta contro i ritardi di pagamento. Secondo i dati dell’Osservatorio Permanente sulla Morosità, elaborato da FENADISMER in collaborazione con la Fundación Quijote para el Transporte, il termine medio di pagamento per i vettori si è attestato a 58 giorni lo scorso agosto. Questa cifra segna un prima e un dopo, poiché è la prima volta che la media statistica scende al di sotto del limite massimo legale di 60 giorni stabilito per legge.

Questa riduzione a 58 giorni non è un dato isolato, ma la culminazione di un trend positivo consolidato nel corso del 2025. Mesi come giugno e luglio avevano già registrato medie molto vicine al limite legale, concretamente di 60 e 61 giorni rispettivamente, il che anticipava la possibilità di battere questo record. Il progresso è significativo se si considera che, dall’approvazione del regime sanzionatorio contro la morosità alla fine del 2021, i termini di pagamento si sono ridotti di circa 23 giorni, il che significa un miglioramento di quasi il 30% in un periodo di quattro anni. Questo progresso è attribuito in gran parte a una maggiore consapevolezza e all’attività ispettiva nel settore.

Il quadro legale che ha reso possibile questo avanzamento è la Legge 13/2021, che ha modificato la Legge di Ordinamento dei Trasporti Terrestri (LOTT) per stabilire un regime sanzionatorio specifico. Per la prima volta, superare il termine di 60 giorni per pagare il prezzo del trasporto è stato tipificato come infrazione amministrativa, con sanzioni che possono raggiungere i 30.000 euro nei casi gravi. Questa normativa, a lungo richiesta dalle associazioni di settore, ha fornito uno strumento efficace per dissuadere i morosi e proteggere la tesoreria di autonomi e piccole e medie imprese di trasporto.

Nonostante il traguardo, quasi la metà delle aziende caricatrici e intermediarie, un 49%, continua a violare la normativa pagando fuori dal termine legale. Tuttavia, l’analisi dettagliata mostra che la grande maggioranza di queste infrazioni, un 81%, sono lievi, con ritardi tra i 60 e i 90 giorni. È più preoccupante il persistente 7% di aziende che paga ancora a 120 giorni o più, sebbene questa percentuale sia migliorata sostanzialmente rispetto al 20% registrato nel 2022. Ciò indica che, sebbene il problema della morosità strutturale non sia scomparso, la sua gravità si sta mitigando.

Per quanto riguarda le modalità di pagamento, il settore mostra una chiara evoluzione verso metodi più moderni e tracciabili. Il bonifico bancario è, di gran lunga, il mezzo più utilizzato, rappresentando circa due terzi delle operazioni (64%). Segue il confirming, uno strumento di gestione dei pagamenti, utilizzato nel 30% dei casi. I metodi più tradizionali, come la pagherò (5%) e l’assegno (meno dell’1%), sono ormai residuali.

In definitiva, essere scesi sotto la barriera media dei 60 giorni è un’ottima notizia per la salute economica di un settore strategico. Dimostra che la combinazione di una legislazione adeguata, la pressione ispettiva e la vigilanza costante delle organizzazioni professionali può correggere inerzie dannose. La sfida ora è consolidare questa tendenza e continuare a lavorare affinché il rispetto della legge, che oggi è una media statistica, diventi una realtà per il cento per cento dei trasportatori spagnoli.

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