La normativa spagnola sui pneumatici per camion stabilisce requisiti rigorosi e dettagliati destinati a garantire la sicurezza stradale e la protezione ambientale. Questi veicoli, a causa delle loro caratteristiche specifiche—come peso maggiore, dimensioni superiori e alta capacità di carico—rappresentano un rischio significativo se non mantenuti in condizioni ottimali. Pertanto, la legislazione regola aspetti come l’omologazione, le condizioni generali, la profondità del battistrada, la compatibilità sugli assi e le condizioni per l’uso invernale. Queste regolamentazioni sono allineate con le norme europee e sono supervisionate dalla Direzione Generale del Traffico (DGT), con l’obiettivo di prevenire incidenti e ridurre l’impatto ambientale dei pneumatici a fine vita.
Tra gli aspetti più salienti e necessari vi sono l’omologazione e la compatibilità dei pneumatici montati sullo stesso asse. La normativa richiede che tutti i pneumatici sullo stesso asse siano identici per marca, modello, dimensioni, struttura, indici di carico e velocità e categoria d’uso. Questa uniformità è cruciale per assicurare un comportamento omogeneo e prevedibile su strada, riducendo i rischi di instabilità o guasti nella trazione e nella frenata. Per i camion, è permesso l’uso di pneumatici ricostruiti, a condizione che provengano dallo stesso produttore e soddisfino le stesse specifiche tecniche dei pneumatici nuovi. Inoltre, la differenza di profondità del battistrada tra i pneumatici sullo stesso asse non deve superare i 5 mm, poiché un usura irregolare compromette la trazione e la sicurezza, specialmente in condizioni avverse.
Un altro elemento fondamentale è la profondità minima legale del battistrada, stabilita in 1,6 mm per tutti i veicoli, inclusi quelli industriali. Sebbene non vi sia una norma specifica per i camion, si raccomanda di non superare differenze di cinque millimetri tra i pneumatici sullo stesso asse. Inoltre, la legge vieta l’uso di pneumatici con danni visibili, come deformazioni, tagli, rigonfiamenti, o che non rispettino gli indici di carico e velocità specificati dal produttore. Le norme stabiliscono che circolare con pneumatici in cattive condizioni comporta multe di 200 euro per ogni pneumatico, il che per un camion con assi multipli potrebbe risultare in sanzioni economiche molto elevate, oltre ai rischi di immobilizzo del veicolo.
Le condizioni per l’uso di pneumatici invernali sono particolarmente rilevanti per i camion che operano in zone montane o con climi freddi. La normativa richiede l’uso di pneumatici contrassegnati con M+S (fango + neve) o il simbolo 3PMSF (fiocco di neve su tre picchi) su strade con allerta neve o temperature sotto i 7°C. In caso di neve intensa (livello rosso), i camion devono utilizzare pneumatici invernali su tutte le posizioni con una profondità minima di quattro millimetri e possono essere integrati con catene. Ignorare queste regolamentazioni può risultare in multe fino a 200 euro e immobilizzo del veicolo, sottolineando l’importanza di adattarsi alle condizioni meteorologiche per prevenire incidenti.
Infine, la durata di vita e il riciclaggio dei pneumatici sono aspetti prioritari nelle recenti normative. Il Real Decreto 712/2025 rafforza la gestione dei pneumatici fuori uso, promuovendo l’economia circolare e la responsabilità estesa del produttore. Per i camion, si raccomanda di effettuare ispezioni annuali a partire dal quinto anno di uso e considerare la sostituzione dopo otto anni, indipendentemente dalle condizioni visibili. Processi come la ricostruzione possono estendere la durata di vita fino a 2,5 volte, a condizione che vengano eseguiti secondo norme tecniche. Inoltre, la nuova etichetta europea per pneumatici (Regolamento UE 2020/740) include informazioni sull’efficienza energetica, l’aderenza sul bagnato e il rumore, aiutando a scegliere opzioni più sicure e sostenibili. Il rispetto di queste normative non è solo un obbligo legale, ma essenziale per la sicurezza del conducente, degli altri utenti della strada e dell’ambiente.
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